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PER UNO STUDIO DELIA TRADIZIONE A STAMPA DI LIBANIO : IL PAR. GR. 2998 TRA JEAN VEILLART, FÉDÉRIC MOREL E PIERRE DE NANCEL
Ist Teil von
Scriptorium, 2021-01, Vol.75 (1), p.149
Ort / Verlag
Brussels: Centre d'Etudes des Manuscrits
Erscheinungsjahr
2021
Link zum Volltext
Quelle
International Bibliography of Art (IBA)
Beschreibungen/Notizen
L'articolo ricostruisce la storia del codice Paris, BNF, gr. 2998, vergato a Costantinopoli da Giorgio di Cipro e quattro suoi collaboratori prima del 1283: esso appartenne ad Andronico Callisto, Baldassar Migliavacca, Giovanni Abramio, Jean Veillart, Fédéric Morel, Pierre de Nancel ed Etienne Baluze (di Jean Veillart e Pierre de Nancel, pressoché sconosciuti negli studi sul libro manoscritto e a stampa, si offre anche una biografia essenziale). Fédéric Morel, in particolare, uso il cimelio per l'edizione in due tomi di Libanio, il che ci permette di ricostruire la sua prassi tipografica: i manoscritti da lui scelti per la conslitutio textus venivano corredati di indicazioni numeriche finalizzate a costruire la definitiva pagina a stampa. Infine, grazie ad alcuni manufatti usati da Morel in sede di edizione, si è identifi-cata la sua mano nei Paris, BNF, gr. 2535, 2998 e 3014 (quest'ultimo, probabilmente, fu di sua proprietà).