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Dante studies with the annual report of the Dante Society, 2018-01, Vol.136, p.161
Ort / Verlag
Baltimore: Johns Hopkins University Press
Erscheinungsjahr
2018
Link zum Volltext
Quelle
Literature Online (LION eBooks)
Beschreibungen/Notizen
Per quanto ne sappiamo, e pochissimo ne sappiamo, l'opera pratica dell'individuo Dante Alighieri si disperde, affiorandone distintamente solo per brevi istanti, nella corrente tumultuosa della vita fiorentina (fra 1295 e 1304: la lotta fra consorterie da cui sorse la possente macchina politico-economica di quella repubblica, destinata a occupare il centro della storia italiana fino al 1527); e poi ai margini della singolare avventura di Enrico VII nel nostro Centro-Nord, disperato tentativo di restaurare un'autorità sovrana ormai priva di basi militari e, soprattutto, spirituali. Il che viene anche a significare che a quella data Dante, forse, non si trovava ad Arezzo ma certamente non aveva tagliato i ponti con l'Universitas Alborum. Ma il ricordo di Gentucca è anche occasione per una correzione (". . . ti farà piacere / la mia città, come ch'om la riprenda") dell'anatema gettato su Lucca nel ventunesimo dell'Inferno, verosimilmente in conseguenza del decreto 31 marzo 1309 che espelleva dalla città i fuorusciti fiorentini. Mi permetto di ritornare anche in questa sede sull'idea, che ha pure sedotto validissimi studiosi, che la "molla reale" da cui Dante fu spinto a scrivere la Commedia fu la volontà di riconciliarsi con il governo fiorentino di parte "nera."